Maggio 2019

Maggio 2019 (2)

Remembering Tullio Mobiglia - Claudio Bianzino Quintet

Scritto da

Sala sopra Porta S. Agostino, Vialle delle Mura, Bergamo Alta.

Claudio Bianzino sax
Luigi Martinale pianoforte
Gianpiero Malfatto trombone
Stefano Profeta contrabbasso
Paolo Franciscone batteria

Il concerto è dedicato a Tullio Mobiglia, sassofonista e violinista italiano, pioniere del jazz in Europa negli anni a cavallo della seconda guerra mondiale.
Diplomato in violino al Conservatorio di Genova, nel 1934 inizia a suonare sulle navi, verso gli Stati Uniti, dove si accosta al jazz diventando amico di Coleman Hawkins tra gli alltri musicisti d'oltreoceano. Si mette in luce come il miglior sassofonista italiano del periodo e nel 1940 viene chiamato a suonare a Berlino, ottenendo molto successo, dove crea la sua prima formazione costituita da altri musicisti italiani con cui pubblica le prime incisioni a 78 giri e dove ha occasione di suonare con Django Reinhardt. Per il divieto di suonare musiche americane il repertorio è costituito da brani di musicisti europei ed anche da arrangiamenti jazz di canzoni di musica leggera italiana.
Tornato in Italia, all'inizio del 1945 riforma la sua orchestra con altri musicisti, ottenendo un contratto per incisioni con la Columbia e poi con la Telefunken, Cetra e Durium, riprendendo anche a suonare il violino, suo primo strumento.
Nel 1967 viene chiamato dal Conservatorio di Helsinki ad insegnare il violino, incarico che terrà fino agli anni '80; nella capitale finlandese trascorrerà gli ultimi anni fino alla morte avvenuta nel 1991.
I musicisti del Claudio Bianzino Quintet sono noti a livello internazionale vantando numerose e prestigiose collaborazioni in esibizioni ed incisioni discografiche e operando anche nell'ambito della direzione orchestral, compositivo e didattico.


“I musicisti del Claudio Bianzino Quintet dedicano questo concerto a Tullio Mobiglia, sassofonista e violinista italiano, pioniere del jazz in Europa negli anni a cavallo della seconda guerra mondiale. 
Diplomatosi in violino, nel 1934 inizia a suonare sulle navi verso gli Stati Uniti, dove si accosta al jazz diventando amico di Coleman Hawkins. Apprezzato come il miglior sassofonista italiano del periodo, si trasferisce a Berlino dove crea una formazione costituita da musicisti italiani e dove ha occasione di suonare con Django Reinhardt.”

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Talking strings

Scritto da

Sala sopra Porta S. Agostino, Viale delle Mura, Bergamo.

Dado Moroni pianoforte
Luigi Tessarollo chitarra

Dado Moroni e Luigi Tessarollo ci accompagnano in un viaggio virtuale nel magico repertorio dell'American Songbook interpretando le composizioni più belle e indimenticabili di personaggi come Gershwin, Ellington, Porter, Rodgers, Kern, Berlin, etc. filtrate attraverso le proprie personali esperienze per un mix fresco, attuale e soprattutto imprevedibile come nella migliore tradizione dell'improvvisazione jazzistica.
I due musicisti sono accomunati dall’interesse e dalla predilezione per l’arte del duo e lo hanno ampiamente dimostrato nei propri percorsi artistici, in precedenti progetti discografici e con un’intensa attività live. Il plusvalore di questo duo risulta proprio dall’abbinamento inusuale tra due strumenti quali il pianoforte e la chitarra.
La musica Jazz ha sempre presentato formazioni insolite: sin dagli anni '20 alcune eccezioni segnano la storia come, ad esempio, il duetto Louis Armstrong-Earl Hines (tromba-piano), la collaborazione tra Duke Ellington e Jimmy Blanton (piano-contrabbasso) o il duo del pianista/chitarrista Slim Gaillard col bassista Slam Stewart.
Nel 1962 il chitarrista Jim Hall e il pianista Bill Evans si ritrovano in studio per registrare "Undercurrent", un album meraviglioso e storico, segnato da un'essenzialità, leggerezza ed eleganza uniche, per poi ripetere l'esperienzanel 1966 con "Intermodulation".
La drammatica scomparsa di Jim Hall, avvenuta nel dicembre 2013, crea l'ispirazione per realizzare questa nuova unione: Dado, pianista d’ineguagliabile sensibilità e competenza, grande ammiratore e conoscitore
della chitarra jazz e Luigi, profondo estimatore del grande Jim Hall e al quale non a caso, già nel 2002, fu commissionato dall’etichetta discografica DDQ un cd con Stefano Bollani su Evans e Hall, offrono in un contesto attuale e personale la loro concezione e interpretazione del rapporto tra i due strumenti, basato sulla qualità e l'intensità del messaggio musicale.

“Dado Moroni e Luigi Tessarollo ci accompagnano in un viaggio virtuale nel magico repertorio dell'American Songbook interpretando le composizioni più belle e indimenticabili di autori come Gershwin, Ellington, Porter, Rodgers, Kern, Berlin, ecc. filtrate attraverso le proprie personali esperienze per un mix fresco, attuale e soprattutto imprevedibile come nella migliore tradizione dell'improvvisazione jazzistica.”

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